lunedì 25 giugno 2012

IL 10%, MA ANCHE NO

La proposta del 10% di deroghe è irricevibile. Ha ragione Fabio Chiusi. O me o le deroghe.
Il Partito democratico promuove la trasparenza e il ricambio nelle cariche politiche e istituzionali. (…) Non è ricandidabile da parte del Partito Democratico per la carica di componente del Parlamento nazionale ed europeo chi ha ricoperto detta carica per la durata di tre mandati. (…) Eventuali deroghe devono essere deliberate dal Coordinamento nazionale con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei suoi componenti, su proposta motivata dell’Assemblea del livello territoriale corrispondente all’organo istituzionale per il quale la deroga viene richiesta. (..) La deroga può essere concessa soltanto sulla base di una relazione che evidenzi in maniera analitica il contributo fondamentale che, in virtù dall’esperienza politico‐istituzionale, delle competenze e della capacità di lavoro, il soggetto per il quale viene richiesta la deroga potrà dare nel successivo mandato. La deroga può essere concessa, su richiesta esclusiva degli interessati, per un numero di casi non superiore, nella stessa elezione, al 10 per cento degli eletti del Partito Democratico nella corrispondente tornata elettorale precedente.
Seriamente ci vogliono far credere che chi ci ha fatto perdere per anni possa dare ancora un contributo  fondamentale alla causa? La sensazione che ho io, eventualmente, è esattamente l'opposta. Ricandidare le cariatidi ci fa perdere voti. Perché non è che ci troviamo di fronte a Obama o Milliband, ma a persone che hanno perso tutto quello che potevano perdere. E anche Zapatero e Blair e Clinton, dopo due mandati, hanno fatto un bel passo indietro, you know?

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